domenica 28 ottobre 2012

MoMa "L'Urlo" non sarà un gridolino. DÌ RITA BELLACOSA "Stavo camminando lungo la strada con due miei amici. Il sole tramontò - il cielo divenne rosso sangue. E mi sono sentito malinconico - Mi fermai, stanco morto - il blu-nero del fiordo e la città divennero sangue e lingue di fuoco. I miei amici continuarono a camminare - io rimasi fermo - tremando di paura - e sentii il grande urlo della natura" . Edvard Munch Il capolavoro di Edvard Munch (Løten, 12 dicembre 1863 – Ekely, 23 gennaio 1944), riceve attenzioni tiepide. La recente storia del quarto esemplare dell'Urlo di Munch, il pastello dal 26 Ottobre esposto al MoMA, presentato dietro un vetro antiproiettile illuminato dal basso, è di dominio pubblico mondiale. Quella esposta al museo newyorkese è una delle quattro copie dipinte da Munch tra il 1893 e il 1910. Appartiene a Leon Black che lo scorso maggio l'acquistò all’asta da Sotheby's per 120 milioni di dollari, il prezzo più alto mai pagato per un'opera d'arte e l'unica delle quattro tele in mani private. Le altre tre versioni si trovano nei musei norvegesi. Il quadro resterà al Moma dal 24 Ottobre 2012 fino al 29 aprile 2013 Ma forse non ci si aspettava che nella prima giornata del museo ci fosse un normalissimo flusso di visitatori: nessuna coda, nessuna sindrome di Stendhal di fronte all'opera del Maestro norvegese. Perché, c’è da chiedersi? Forse perché L'Urlo ha varcato la soglia della mitizzazione, è diventato un ologramma, impossibile far competere le misure reali con la sua portata mentale di capolavoro. Le aspettative e la bolla del suo record non reggono il dissociamento tra quello che il dipinto rappresenta e la sua immagine negli osservatori. Un po' come se la chimica emozionale, la portata intrinseca della decadenza e della paura, anche verso il nuovo secolo che si affacciava, restassero proprio incastrati nell'idea del dipinto e non nella sua effettiva epifania. VIETATA RIPRODUZIONE E/O ADATTAMENTO. TUTTI I DIRITTI RISERVATI. RITA BELLACOSA 2012

sabato 29 maggio 2010

LE INUTILI APPARENZE della scrittrice RITA BELLACOSA sarà film


Le piaceva esplorare nel gioco dell’amore. Conosceva l’arte del sedurre, stuzzicava gli uomini che le suscitavano interesse, facendo l’amore con gli occhi, solo per sperimentare l’esperienza. Sapeva come saettare lo sguardo, come mostrare negli occhi un desiderio che, in realtà, non sentiva, come trattenere nel tempo un uomo conquistato con le sole parole. Sapeva trarre vantaggio dal suo corpo morbido lasciando che gli uomini subissero il fascino dell’immaginazione. Si trattava sempre di una prova tesa più che altro a valutare se stessa, e la sua capacità di destreggiarsi in situazioni galanti più o meno pericolose. La presenza dell’uomo di turno era soltanto un dettaglio casuale. Conduceva le situazioni all’estremo, come prova della sua rocciosa forza interiore e della ferrea capacità di pilotare gli eventi esercitando la volontà di dominare sull’insistenza degli uomini a possederla. teorizzava, < è pura violenza, è invasione di corpi frementi. A letto occorre dimenticare qualsiasi regola o sovrastruttura, inutile sovrapposizione di fastidiosa e stridula voce sulle voci possenti dei corpi. L’uomo e la donna sono esseri animali e come tali devono agire, in preda all’istinto della passione. Il sesso è selvaggio, scomposto, illimitato. ( da LE INUTILI APPARENZE, CAP. XIII)TUTTI I DIRITTI RISERVATI. RIPRODUZIONE VIETATA. PROPRIETA' RITA BELLACOSA

domenica 28 giugno 2009

LE 10 REGOLE PER CONQUISTARE UN UOMO
di RITA BELLACOSA


Vai dalla persona che ami !!! Ancora sei li seduta ...va da lui e abbraccialo forte forte forte... cosi rischi di perdere una cosa importante e vera!!! Non ti fare scrupoli, la vita è la tua e si vive una volta sola... segui e prendi la tua felicità !!!!!!
VIVI LA TUA VITA
La donna ideale è indipendente, realizzata e paga di se stessa. Lei vive la sua vita senza aspettare di cominciare a farlo quando sarà in coppia. Lei ama se stessa e sa prendersi cura di se stessa, apprezza i piaceri della vita, è sicura di se stessa, impegnata professionalmente e sa trovare il tempo anche per gli amici e la sua famiglia.

NON FARE IL PRIMO PASSO
La donna ideale attende che sia l’uomo a muoversi senza togliergli il gusto della caccia. D’altra parte quanto questi si dia da fare per conquistarla è l’unico sistema per capire se è davvero interessato a lei .

INTRAPRENDENTE SENZA ESAGERARE
La donna ideale inizialmente eviterà espliciti riferimenti sessuali ed esagerati ammiccamenti. Con il crescere della relazione potrà permettersi di osare di più.

NIENTE SESSO SUBITO
La donna ideale non va subito a letto con il prescelto. Uno studio rivela che quando le donne fanno sesso producono ossitocina , un ormone che le porta a essere viste come ancora più desiderabili agli occhi dei loro partner. Se lo si fa troppo presto allora si corre il pericolo che la relazione non si sviluppi al di fuori del letto e che l’uomo si stufi e scappi.

SORPRENDERLO CON PICCOLI GESTI
La donna ideale sorprende il suo uomo facendosi ricordare con piccoli gesti, un fiore, il suo piatto preferito, il libro che lui cerca … qualsiasi gesto per fargli capire che pensa a lui e vuole fargli piacere

COMPLICITA’
La donna ideale in società è al fianco del suo uomo , lo supporta e gli fa fare bella figura dimostrandosi conversatrice abile, colta ed affabile con tutti.

NO TROPPE TELEFONATE ED SMS
La donna ideale non tormenta a tutte le ore il proprio uomo con continue telefonate e messaggi sul cellulare. Lei non assilla con richieste e fissazioni di date come quella del matrimonio ma vive con lui la relazione serenamente lasciando che le cose accadano

NON RISPONDERE ALLE AVANCES DEGLI ALTRI
La donna ideale è fedele e si mantiene sulle sue con gli altri uomini conservando il rispetto del proprio compagno verso di lei

SCEGLIERE BENE
La donna ideale sceglie l’uomo a lei affine per gusti ed atteggiamenti di vita senza lasciarsi fuorviare dal detto che gli opposti si attraggono

LUI E’ L’UOMO GIUSTO?
La donna ideale sa che il vero amore è l’uomo di cui non può fare a meno.
Lei sa di avere trovato il suo lui quando la felicità del prescelto le importa quanto o di più della propria.